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HO DIECI TACCHE SUL FUCILE
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threegangs

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italy
MessaggioInviato: Gio Mar 11, 23:02:58    Oggetto:  HO DIECI TACCHE SUL FUCILE
Descrizione: Memorie di un'estate in Tunisia
Rispondi citando

Ho dieci tacche sul fucile
calcio d'ebano il resto in stile
un giorno te ne potrò parlare
quando avran smesso di sanguinare

C’era un gatto romano a Tunisi
Sdraiato sulle tombe dei Punici
Sorrideva e non parlava spesso
Del segreto del suo successo
Fra i beduini del suo stesso sesso
Saranno gli occhi o la pazienza
Quieto sornione ma non senza
Una brace sotto l’apparenza

Ho dieci foto sul camino
Scattate in autunno a Parigi
Vorrei parlarti di quei volti
Ma oggi li vedo un po’ più grigi

Limone, peperoncino e cioccolato
tu, piccola fata d'entusiasmo
quale alchimista ha coniugato
dolcezza e cattiveria, sarcasmo
e ingenuità? Quale destino t’ha portata
dai deserti alle città? Il cuore in Francia
gli occhi a Tunisi, e la radice sprofondata
nel cuore del cuore della vecchia Italia

Ho dieci ferite sul petto
Ma solo una sanguina ancora
Ho dieci ferite nel cuore
“e la memoria è già dolore”

Si dice “la mamma è una soltanto”
Ma io ne ho un’altra, sorriso d’incanto
Che ha i miei anni. È strano e lo senti
Quando ti abbraccia che il tempo rallenti?
E ogni deserto lo chiami “casa”
E se ti dice “sta già spiovendo”
Brilla il sole dietro un lembo
Di nube bianca, come una sposa

Ho dieci dolci mandorle e noci
Che ho conservato per gli amici
Forse li mangerò da solo
Forse invece li porterò in volo

C’è chi ha capito l’inganno dei soldi
E sa vivere con tutto e con poco
Perché ha imparato che in fin dei conti
Viaggiare e vivere, è tutto un gioco
C’era un sapiente chiamato cane
Che aveva tutto, non aveva niente
Mandò a cagare Alessandro il potente
Perché era libero e senza fame

Ci sono dieci uccelli nel vento
Le loro piume il solo fardello
Li guardo sogno a volte mi sento
Imprigionato ma loro fratello.

Il suo sorriso era cielo di stelle
I suoi occhi erano boschi e terra
Le sue mani come farfalle
Potevano anche fermare la guerra
E lungo la vela della sua gonna
E fra i suoi capelli di donna
Soffiava lieve una brezza di mare
Soffiava, e non sapeva più tornare

Ho dieci spezie prese al mercato
Ciascuna ha un colore solo
Le chiuderò nella mia mano
E poi nel vento le soffierò in volo

Un pagliaccio vestito d’attore
Sulle punte leggiadro danzava
Un artista, bambino nel cuore
Con parole e mani incantava
Non mi chiedere se fosse un genio
Un idiota o un imbonitore
Io so solo che mi ha fatto ridere
E gli ho voluto bene di cuore

Ho dieci palline colorate
Comprate al mercato dei clown
Quando avrò imparato ad usarle
Forse saprò che vuol dire “frau”

Ci sono persone che hanno
Negli occhi l’immenso del mare
Son marinai, sognatori ma anche
Fuggitivi, a volte cow boy
Non seguirli ti porteranno
Dove non si riesce più a tornare
Non lasciarli ti guideranno
Dove credevi di non arrivare

Ho dieci vicoli bui
Nella mia piccola città
Andrò a cercare il mio gatto
Smarrito, ma solo a metà

Aveva gli occhi di Tenerife
Il sorriso dell’Africa vera
I capelli di Santo Domingo
L’appetito, quello di Genova
Se per gioco ti dava un pugno
Chiama un medico, ne hai bisogno
Ma ogni istante veniva goduto
Di Paradiso istante assoluto

Ho dieci desideri espressi
In attesa di un genio opportuno
Aspetterò come se ci credessi
Poi proverò ad avverarne qualcuno

Quando scopri di avere un fratello
E non sai chi sia il padre o la madre
Ma lo senti, si sa che un coltello
Ha una lama e due fili – staccati
A volte il mare lo puoi anche odiare
Largo e buio come la mancanza
Ma un fratello è fratello sempre
Non ti importa la sua distanza

Ho dieci spade argentate
Appese in camera mia
In attesa dei cavalieri
Per una nuova sera di follia

C’era un santo un eretico un folle
Che danzava cantava e parlava
Di cose grandi e di cose piccole
Di ogni cosa che aveva e che amava
Aveva un dono magico e raro
Parlava ai cani, ai bambini e a Dio
Sapeva accendere come un faro
Luce di gioia passione e brio

Ho dieci amici dieci fratelli
Persi lungo il lungo stivale
Ho conservato tutti i momenti
E prima o poi… dovranno tornare

Dedicato all’Uomo-che-sussurrava-ai-cammelli, Limuna, Ummi, Ciulo, Manu, Dani maschio, Dani femmina, Ariel, Irus, O’Filosofo.
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MessaggioInviato: Gio Mar 11, 23:02:58    Oggetto: Adv






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